lunedì 4 luglio 2011

Quello che... baciò il boss mafioso.

Per qualcuno, non sarà di certo una novità - considerato che l'articolo da cui traggo spunto è del 5 febbraio 2002 - ma per me lo è, dato che in quegli anni non possedevo ancora il computer e pur sapendo dell'esistenza di Internet, non avevo la più pallida idea di cosa fosse e a che diavolo servisse. Il fatto di essermici imbattuto, proprio nel periodo in cui il membro baciante del Partito dell'Amore - nonché "Ministro della Giustizia" - è stato designato quale "il nuovo che avanza" all'interno del suo partito, mi è parso un segno da non trascurare, ed un altro segno è stato il post "Angelino Alfano, il segretario clone" dell'On. Mssimo Donadi, che ironicamente fa un mini elenco di "Quello..." "Quello del Lodo. Quello che più di un Ministro della Giustizia sembrava un avvocato di Berlusconi. Quello che vuole mettere i giudici sotto il controllo dell' esecutivo. Quello che quando parla pensi 'ma è Ghedini?', gli manca solo il 'mavalààà'. Quello che se non ci fosse stato Berlusconi al governo non avrebbe mai fatto il Guardasigilli" e conclude lanciandoci una sfida: "Quello che… basta mettetecelo voi il resto". Ecco a me è venuto istintivamente di mettere: "Quello che... baciò il boss mafioso".








Eccomi allora a riportare "l'articolo originale" di Francesco Viviano, pubblicato a suo tempo su La Repubblica, inerente il bacio che Angelino Alfano diede al boss mafioso Croce Napoli nell'estate del 1996, in occasione del matrimonio di Gabriella, figlia di quest'ultimo. L'aspetto interessante - questo di sicuro non è una novità per nessuno, nemmeno per me - è che il diretto interessato, ha smentito categoricamente dichiarando: «Io non ho mai partecipato a matrimoni di mafiosi o dei loro figli, non conosco la sposa, Gabriella, né ho mai sentito parlare del signor Croce Napoli che lei mi dice essere stato capomafia di Palma di Montechiaro». Questo nonostante un video immortala la scena, ed al quale controbatte: «Non ho nessuna memoria o ricordo di questo matrimonio, attenti a pubblicare notizie del genere». In merito alla velata minaccia a "non pubblicare notizie del genere", non mi risulta che Francesco Viviano, sia stato condannato per diffamazione. Chissà..., forse, hanno ragione i sostenitori del motto: "La smentita, altro non è che la seconda conferma...".











di Francesco Viviano





Un altro bacio, un altro matrimonio «imbarazzante», ancora relazioni pericolose con uomini di Cosa nostra. Ma questa volta l' ospite eccellente non è un «vecchio» della politica, come Andreotti o Mannino, ma un giovane delfino, Angelino Alfano, deputato nazionale di Forza Italia, pupillo di Gianfranco Miccichè. Una carriera folgorante la sua che adesso rischia di essere adombrata da un bacio: quello con Croce Napoli, capomafia di Palma di Montechiaro, morto l' anno scorso. Un bacio con il boss al matrimonio della figlia Gabriella, sposatasi nell' estate del ' 96 quando Alfano era stato appena eletto deputato regionale. Lui, oggi, nega di aver mai conosciuto Croce Napoli e tantomeno ricorda di aver partecipato al matrimonio della figlia. Ma una videocassetta delle nozze lo smentisce. Corsi e ricorsi storici. Nei guai giudiziari dei politici, nei pericolosi rapporti con boss e uomini d' onore, quasi sempre c' è di mezzo un bacio, un regalo e una partecipazione a un matrimonio della figlia o del figlio di un capomafia. Il "bacio" per eccellenza è quello presunto, raccontato dal pentito Balduccio Di Maggio, tra l' ex presidente del Consiglio Giulio Andreotti e Totò Riina, e il regalo, anch' esso presunto, quello destinato ad Angela Salvo, figlia dell' esattore di Salemi Nino Salvo in occasione delle sue nozze con Gaetano Sangiorgi. Poi c' è la partecipazione dell' ex ministro Calogero Mannino al matrimonio di un figlio del boss Caruana. Episodio al centro del processo contro il leader dc che è stato recentemente assolto. Ora spunta un altro matrimonio, un regalo e il bacio allo sposo e alla sposa. E al padre di lei, il boss di Palma di Montechiaro, Croce Napoli, morto un anno fa. L' ospite d' onore di quel matrimonio, tra Gabriella Napoli, figlia del boss, e Francesco Provenzani, celebrato nell' estate del 1996, è il pupillo di Gianfranco Miccichè, agrigentino, Angelo Alfano, ex deputato regionale e capogruppo all' assemblea regionale, attualmente deputato nazionale. Il bacio e il regalo alla sposa, allo sposo e al boss, è documentato da un filmato (con audio) di oltre un' ora che comincia con gli ultimi ritocchi al trucco e al vestito della sposa e prosegue con la cerimonia religiosa, il banchetto in un grande albergo all' ombra della Valle dei templi, il ballo tra gli sposi, i ringraziamenti con bomboniere e sacchetti di confetti a tutti gli invitati. La presenza di Angelo Alfano viene registrata a metà cerimonia, poco dopo che gli sposi hanno tagliato la torta nuziale. Il deputato di Forza Italia si fa spazio tra la folla che attornia gli sposi e ha in mano un pacco, il suo regalo di nozze agli sposi. L' arrivo dell' onorevole è salutato da un coro di «che onore, che onore~». Lo sposo e la sposa sono emozionati alla presenza del fresco deputato di Forza Italia. Alfano bacia prima la sposa, si complimenta con lei, poi bacia lo sposo. Infine l' abbraccio e il bacio con il padre della sposa, il capomafia Croce Napoli, titolare di una fedina penale di tutto rispetto: arrestato per associazione mafiosa, concorso in sequestro di persona, in omicidio e indicato dagli investigatori come «capo dell' omonima cosca mafiosa facente capo a Cosa nostra, operante in Palma di Montechiaro e nei centri limitrofi». Non proprio uno sconosciuto. Poi il deputato consegna il regalo nelle mani della sposa e si scusa per il ritardo a quel matrimonio: «Mi dispiace, ma non ho fatto in tempo, ero a Milano e sono arrivato ad Agrigento soltanto da poco». Alfano viene attorniato da altri invitati che lo ringraziano della presenza, parlano del più e del meno e dopo un po' , dopo essersi congratulato con la sposa e con lo sposo, saluta e va via. Ma di questo matrimonio, Angelo Alfano, che alle elezioni regionali del '96 ha ottenuto quasi 9 mila voti, risultando il primo degli eletti nella provincia di Agrigento, dice di non ricordare nulla. «Io non ho mai partecipato a matrimoni di mafiosi o dei loro figli, non conosco la sposa, Gabriella, né ho mai sentito parlare del signor Croce Napoli che lei mi dice essere stato capomafia di Palma di Montechiaro». E quando gli diciamo che c' è un video che prova la sua partecipazione al matrimonio della figlia del boss e il bacio al capomafia, Alfano ribatte: «Non ho nessuna memoria o ricordo di questo matrimonio, attenti a pubblicare notizie del genere». Le immagini, però, sembrano chiare: il matrimonio, il regalo, il bacio agli sposi e al capomafia di Palma di Montechiaro.

(Francesco Viviano è inviato speciale di «Repubblica». Ha seguito tutti i maxiprocessi e l’evolversi del fenomeno mafioso, dalle stragi ad oggi. Ha ottenuto svariati riconoscimenti per il suo lavoro, tra cui il premio "Cronista dell’anno" nel 2004 e nel 2007. Inoltre, ha pubblicato diversi libri...)






Curiosità:
Olga Lumia, una giornalista, ha perso il posto di lavoro, solo per aver pubblicato il link dell'articolo "Il bacio pericoloso di Alfano" sulla sua pagina personale di Facebook "Giornalista licenziata per un link che parla del ministro Alfano". Su Facebook invece è addirittura stato creato un gruppo  "Anch'io so: Angelino Alfano era al matrimonio della figlia di un mafioso".



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