martedì 19 luglio 2011

Diciannove anni dopo, quel maledetto 19 luglio 1992...

Erano passati solamente "57 giorni", dalla "strage di Capaci", in cui morirono Giovanni Falcone, sua molgie Francesca Morvillo e tre uomini della sua scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, quando il 19 luglio 1992 nella "strage di via D'Amelio", morì Paolo Borsellino, ed insieme a lui, morirono anche gli uomini della sua scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina (ne sopravvisse solo uno: Antonio Vullo).



 Pochi giorni prima di essere ucciso, durante un incontro organizzato da "Micromega", Borsellino parlò della sua condizione di "condannato a morte". Sapeva di essere nel mirino di cosa nostra e sapeva, che difficilmente la mafia, si lascia scappare le sue vittime designate.







DIciannove anni dopo... non ci hanno ancora raccontato la verità.



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