giovedì 20 gennaio 2011

Ministro della semplificazione o ministro della complicazione?

Il mondo gira al contrario. Nell'ultimo lustro, nulla, né la speranza, né il carattere gioviale e socievole, di cui la vita mi ha fatto dono e che mi ha contraddistinto durante tutta l'esistenza, permettendomi di superare le avversità con il sorriso, bastano ad arginare la mia totale delusione. Anzi, la convinzione che il mondo gira al contrario, si è via via rafforzata sempre più col passare degli anni, fino ad essersi trasformata in una certezza.



Il primo segnale, che istillò in me il dubbio, lo colsi da bambino, tra gli otto ed i dieci anni. Intorno a me, tutto - persone, libri, film - diceva, che la mamma è colei che ti ama più di chiunque altro, la creatura più dolce che ognuno di noi ha nella vita, che la mamma è sempre la mamma, che di mamma c'è n'è una sola, e tutta una serie di luoghi comuni, inneggianti alla benevolenza della mamma. Teoria. In pratica, la mia di mamma, è stata l'esatto contrario: oltre a maltrattamenti, sfruttamento, botte, urla, insulti, ed umiliazioni - pressoché quotidianamente - null'altro. Nulla che avesse neanche lontanamente a che fare con l'amore materno tanto decantato.


Ma torniamo alla realtà odierna e a cosa mi spinge a parlare del mondo che gira al contrario: una notizia che ho letto sul Corriere della Sera - cartaceo - del 15 gennaio 2011: "Cibi adulterati, sparita la legge: non è più reato". Ne ha dato notizia, anche La Stampa, nell'articolo "Non si può più indagare sui cibi avariati". Fino a metà dicembre dello scorso anno, chiunque alterasse o conservasse in modo non consono le derrate alimentari, commetteva un reato (ai quali aggiungerei anche l'abuso degli "additivi alimentari"), perseguibile ai sensi della Legge sulla tutela degli alimenti n° 283 del 30 aprile 1962, ed era passibile di arresto dai tre mesi fino ad un anno o multato fino a 46'000 euro. Ora - pare - non sarà più così.


Come noto, uno dei ministeri di cui si fa vanto l'attuale governo italico - in particolar modo, la Lega Nord - è quello della "Semplificazione normativa", al cui timone dall' 8 maggio 2008, c'è il ministro senza portafoglio, Roberto Calderoli. Questo ministero, ha il compito di intervenire sulla quantità delle leggi, riducendone il numero, per semplificare. Stando a quanto dichiarano sul sito del ministero, "si stanno dando da fare". Una delle grandi invenzioni, è stata la Legge n° 246 del 28 novembre 2005, chiamata "Taglia-leggi", la quale prevede che tutte le disposizioni legislative antecedenti il 1° gennaio 1970, siano cancellate. Ovvio, che non si potevano cancellare tutte in un colpo indiscriminatamente - per chiunque abbia un minimo di buonsenso - ma non per il ministero ed i suoi collaboratori, tanto che in un primo tempo, erano state cancellate anche leggi, come quella che ha abolito la pena di morte o quella che ha istituito la Corte dei conti (per contro erano rimaste leggi, come ad esempio la legge che istituiva i fasci e le corporazioni e detto francamente, considerato lo stile fascista dell'attuale governo, mi sorge il dubbio che ciò non sia avvenuto del tutto casualmente), di conseguenza, per correre ai ripari, si sono inventati il "Salva-leggi", cioè un elenco di leggi antecedenti il 1° gennaio 1970, meritevoli - a loro giudizio - di essere salvate.


Per farci vedere la sua bravura e quanto abbia lavorato il suo ministero, attuando gli "interventi di semplificazione", Calderoli mette in scena una pagliacciata, vestendo i panni del novello "Nerone", dando alle fiamme - in una caserma dei pompieri - quelle che ha definito "375'000 leggi inutili".







Parentesi Il primo pensiero che mi è venuto in mente vedendo il filmato, è stato "Farenheit 451". Uno straordinario film - tratto dall'omonimo libro - che un lungimirante maestro di cultura generale, ci fece vedere al terzo anno di apprendistato e che cambiò in maniera radicale, la mia percezione della realtà (a mio avviso, la visione di questo film dovrebbe essere obbligatoria nel secondo ciclo di studi, perché induce ad una maggior consapevolezza). Ambientato in un futuro, nel quale la vita era tutta dettata dallo schermo che tutti possedevano, ed al quale tutti erano collegati (chissà perché mi ricorda qualcosa di contemporaneo...), e leggere libri era considerato reato (il titolo è riferito alla temperatura in cui i libri bruciano, cioè 451°F). Bruciare i libri e le biblioteche dei nemici, è da sempre parte integrante delle operazioni di guerra (con modalità diversa, ma per conseguire lo stesso obbiettivo, oggi i libri di testo in Iraq, vengono riscritti dagli americani). Al potere, non piace e non è mai piaciuto, che i popoli siano davvero istruiti, messi a conoscenza del sapere, poiché non potrebbero più soggiogarli, in quanto la libertà, si raggiunge attraverso l'emancipazione, che a sua volta può realizzarsi unicamente attraverso il sapere, la conoscenza. Alla luce di ciò, il teatrino posto in essere da Calderoli, è davvero inquietante. Chiusa parentesi


In linea di principio, l'idea di eliminare leggi risalenti al 1861 e di conseguenza assolutamente obsolete - considerata la distanza abissale che separa il modo di vivere di allora, da quello odierno - non mi pare sbagliata, tutt'altro, ma mi riesce difficile capire perché - se si esclude la superficialità con cui lavora la maggioranza degli impiegati statali - abolire una legge, che, d'accordo è datata 1962, ma di cui oggi più che mai abbiamo bisogno, per difenderci - soprattutto dall'industria alimentare - che di certo a tutto pensa, fuorché alla nostra salute.


Negli ultimi decenni, abbiamo visto di tutto, non ci hanno fatto mancare proprio niente: vino senza uva, vino all'etanolo, acque minerali ricche di cloroformio, pane di segale e farro con ortofenilfenolo, mortadella al letame, mascarpone con botulino, olio extravergine d'oliva fatto con olio di semi colorato con clorofilla, alici con l'anisakis, maiale alla diossina, cotolette alla salmonella, farine alimentari con il prione, cozze con il virus dell'epatite, cozze con il vibrione del colera, ortaggi col piombo, latte in polvere con colla, mozzarella di bufala con normalissimo latte in polvere o addirittura con latte di mucca sbiancato con calce e soda, mozzarella blu, fino alle più recenti uova alla diossina.


Dal rapporto di "Fare Ambiente - movimento ecologista europeo", si evince che nel biennio 2008/2009, le frodi agro-alimentari, sono aumentate del 32% ( i settori nei quali vi è stato l'aumento, sono: prodotti dietetici 62% - latte 33% - insaccati 30% - pesce 43%), per un giro d'affari di 3 milioni di euro al giorno! Solo nel 2009 i N.A.S., hanno sequestrato 38'000 tonnellate di alimenti. Tra le irregolarità costatate: contaminazioni ambientali, trattamenti chimici e di conservazione illegali, presenza di ormoni, di pesticidi e di antibiotici; nell'operazione "Cibo sicuro", hanno trovato di tutto e di più...






Ci troviamo di fronte all'ennesima situazione paradossale: da un lato, c'è chi sostiene che la legge 283 sia stata effettivamente abolita - come peraltro stabilito da una sentenza della Corte di cassazione - e dall'altro, chi sostiene che non è vero - fra cui lo stesso ministro Calderoli. A metà strada, si situa invece la posizione dela giudice Alessandra Pfizzner, che in un processo in corso a Torino, invece di assolvere subito l'imputato, ha preferito aggiornare la causa a febbraio in attesa che si chiarisca la situazione.


Le dichiarazioni del procuratore di Torino Raffaele Guariniello, sono significative di quanto sta avvenendo e non lasciano dubbi: «Dall’11 dicembre la legge 283 non esiste più, buttiamo via centinaia di indagini, grandi e minute di tutela dei consumatori. Naturalmente, dopo aver scoperto questa catastrofe, ho chiamato il ministro della Salute, Ferruccio Fazio. Non ne sapeva nulla e mi ha assicurato il suo intervento. Però, per quanto si riesca a promulgare in fretta le stesse norme, tutti i processi non chiusi con sentenze definitive, per non parlare delle indagini in corso, andranno perduti». Facendo anche degli esempi pratici: «Stamane stavo per firmare la citazione a giudizio di un ambulante di Porta Palazzo per aver esposto naselli, orate e gamberi ad una temperatura di oltre 30 gradi. Accadeva il 24 agosto scorso. Non potendo più contestare l’articolo 5 della 283 mi vedrò costretto a non farne più nulla». - «Le inchieste sulle mozzarelle blu e le cozze coltivate in acque inquinate, se non si possono contestare altre violazioni, sono da buttare».


Il ministro Calderoli, due giorni dopo che la notizia è stata pubblicata sui quotidiani, ha diramato il seguente comunicato stampa:
"Voglio rassicurare tutti. Le notizie diffuse da taluni organi di stampa secondo cui sarebbe stata abrogata la legge n° 283 del 1962 in materia di tutela alimentare sono state prive di qualsiasi fondamento. La predetta legge ha natura giuridica di Testo Unico, come facilmente evincibile dalla sua epigrafe, pertanto è espressamente esclusa dall'ambito applicativo della cosiddetta 'ghigliottina', ovvero l'abrogazione generalizzata delle leggi antecedenti al 1970 non ritenute indispensabili e salvate con un provvedimento legislativo "salva-leggi" (art 14 comma 14-ter, legge 246 del 2005). Infatti i provvedimenti legislativi recanti nell'epigrafe l'indicazione di 'testo unico' o di 'codice' sono espressamente esclusi dall'effetto abrogativo ai sensi dell'articolo 14, comma 17, lettera a), della legge n° 246 del 2005. È quindi evidente che la legge n° 283 del 1962 non doveva essere espressamente salvata con un decreto legislativo, essendo chiaramente esclusa, in virtù di legge, dall'effetto abrogativo generalizzato previsto dal 'taglia-leggi'. Diversamente opinando dovremmo ritenere che siano stati abrogati anche il Codice Civile o quello Penale! Tali profili, pienamente condivisi dal Ministero della Salute, sono già stati chiariti nei giorni scorsi alle Istituzioni competenti, tra cui taluni Organi giurisdizionali e deputati alla vigilanza ed ai controlli in materia alimentare. Concludendo rassicuro tutti: la norma in materia di tutela alimentare è rimasta in vigenza e ogni timore di una sua abrogazione è assolutamente privo di fondamento."


Alla faccia della semplificazione!

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